11 giugno 2011

"Chi vota...muore!!"

25.209.346. Tutto gira intorno a questo numero. 
Se tra domani, domenica 12 Giugno, e lunedì 13 si smobiliterranno questo numero di elettori il referendum sarà valido. E' questo il quorum da raggiungere. Leggendo i giornali e ascoltando i nostri politici la vera sfida di questo weekend non saranno tanto i 4 si, quasi scontati, quanto l'affluenza alle urne. Numerossime sono state infatti le campagne di promozione al voto, gli slogan, le manifestazioni nelle varie piazze d'Italia, le agevolazioni promosse per tutti gli italiani all'estero o gli studenti fuori sede. Il tutto per sensibilizzare la popolazione, tantissime le idee per riempire le urne. Perchè tutto questo affanno, quando il voto dovrebbe essere uno dei doveri chiave di un cittadino?
Basta guardare i precedenti: nel 1974 si raggiunse l'ottantasette per cento di affluenza alle urne, e quindi il quorum, per il referendum sul divorzio. Pessimi invece i risultati per i referendum successivi: nel 1990(caccia), nel 2003(art.18) e nel 2009(porcellum) il quorum non fu raggiunto. Decisamente non d'aiuto a questo fenomeno d'astensionismo le dichiarazioni del nostro presidente del consiglio che ha incitato gli italiani a non votare, e ha dichiarato che lui stesso - primo cittadino d'Italia - non si recherà alle urne.

Alcuni tra i vari loghi

Entrando nello specifico di questo referendum, 4 sono i quesiti a cui rispondere:
Questito numero 1. Acqua pubblica. Abrogazione dell'affidamento del servizio a operatori privati. (scheda rossa)
Quesito numero 2. Acqua pubblica. Abrogazione del calcolo della tariffa secondo logiche di mercato. (scheda gialla)
Quesito numero 3. Energia nucleare. (scheda grigia)
Quesito numero 4. Legittimo impedimento. (scheda verde)

C'è speranza, c'è fermento nelle città. Si spera che l'oscuratismo mediatico sia stato sconfitto dalle tante iniziative trasversali tra le città italiane - dai concerti di Roma, alle manifestazioni di Bologna, Napoli, Milano, fino agli striscioni appesi sui monumenti chiave da greenpeace, o semplicemente ai balconi di case comuni di paesi comuni di cittadini comuni -  dalla propaganda sociale che ha imperversato tutto il web, e dall'impegno di tanti personaggi famosi, politici e persone normali che non si sono volute arrendere. 
Eccone un esempio, con questo video.




2 commenti:

  1. Seguendo il referendum. Ore 12.

    "Affluenza sostanzialmente omogenea per i quattro quesiti attorno all’11,6%: questo il dato rilasciato dal Viminale per il numero di votanti recatisi alle urne entro le ore 12 di domenica mattina. Nello specifico per il primo quesito (Conferimento della gestione dei servizi pubblici locali) il dato è dell’11,64%, per il secondo (Adeguata remunerazione dell’investimento idrico) è all’11,64%, per il terzo (Nucleare) all’11,63% e per il quarto (Legittimo impedimento) all’11,63%.

    Il dato registrato stamani alle ore 12 (si vota fino a stasera alle ore 22 e domani dalle ore 7 alle ore 15) è il terzo più alto della storia. Meglio di oggi, alla stessa ora, avevano fatto solo il referendum sul divorzio nel 1974 (17,9%) e quello sul finanziamento pubblico dei partiti e la legge sull’ordine pubblico del 1978 (12,6%), tra l’altro tristemente disapplicato quantomeno nella prima parte."
    Da WakeUp News.

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  2. Seguendo il referendum. Ore 23.

    "Ecco i primi dati sull'affluenza alle urne delle 22 diffusi dal ministero dell'Interno (dati parziali, considerando che sono stati scrutinati intorno ai 3.000 Comuni sugli 8.092 totali).
    Sulla gestione dell'acqua, l'affluenza registrata è al 40,27% degli aventi diritto; sul secondo quesito, la tariffa del servizio idrico, il 40,22%; il 40% è la percentuale sul quesito per il nucleare; mentre sul legittimo impedimento è al 39,92%.
    Ricordiamo che i dati diffusi dal Viminale non includono il voto degli italiani all'estero, che saranno comunicati domani dopo le ore 15."

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